Il legame della gente di questa valle con la pietra è
antico come il mondo. Da sempre la usano per costruire le loro case, i loro
spazi di vita, per decorare il proprio ambiente famigliare, addirittura per
costruirsi utensili come le pentole e le ciotole in ollare.
Sono di pietra le macine del grano, le fontane e i navassini per l'acqua, i forni e i
camini in cui cuocere il cibo. Il più antico edificio della valle è
tutto di pietra: il tempietto leponzio di Roldo è infatti costruito su una
roccia cui erano indubitabilmente attribuite valenze sacre, è fatto di pietra,
era coperto di pietra ed è orientato per sottolineare uno speciale legame con il sole.
Da allora, tutti i monumenti più importanti, le mura, i castelli, le chiese importanti
e i mille atri segni di devozione che punteggiano il paesaggio, sono di pietra.
Questa gente ha vissuto sulla pietra e con essa: ha imparato ad amarla e a lavorarla. Fare il
"picapreia" è stato per secoli il mestiere più comune e diffuso della valle: da
qui sono partiti alcuni degli artigiani più capaci per portare in giro per il mondo
la loro cultura incisa con forza nella pietra.
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