Una casa non è semplicemente una macchina
per abitare - come qualche sconsiderato ha sostenuto - ma è
molto di più: è il rifugio, il tempio, la continuazione
fisica nello spazio dell'identità di una persona o di una famiglia.
Nessun uomo e nessuna comunità sono mai spogli e disadorni
perchè tutti hanno sentimenti, idee, sensazioni da esprimere o
da ricordare. Per questo le abitazioni non sono mai vuote e disadorne:
tutto quello che vi si trova all'interno rispecchia la personalità
degli abitanti nella sua accezione più intimistica e privata e tutto
quello che si espone all'esterno parla dell'immagine che si vuole affermare
verso il mondo ma anche dell'appartenenza a una cultura condivisa.
Per questo le decorazioni esterne degli edifici sono la sommatoria dell'individualità
di chi vi abita e della identità collettiva che si esprime attraverso
una serie di segni condivisi e consolidati.
I messaggi più solidi richiedono i materiali più solidi: per questo
la pietra gioca un ruolo di assoluta preminenza anche in questa particolare forma di
espressività. Solo i segni più effimeri possono essere affidati ad altri materiali.
I sentimenti, le idee e le memorie delle nostre valli sono affidate alla pietra.
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